22 feb 2012

DESIGN DUBAI

La passione del collezionismo di design si diffonde in Medio Oriente e tocca anche gli Emirati Arabi Uniti. Qui la recente crescita e la maturazione della comunità dell'arte e del design non si concentrano esclusivamente su artisti e designer locali ma si ampliano sempre più al gusto e alle tendenze occidentali. Da un paio d'anni la piccola striscia di territorio degli Emirati è nota per la capacità di anticipare le tendenze con lungimiranza e senso dell'avanguardia, oltre che per il suo particolare dinamismo sul piano internazionale. Se si guarda al cielo di questi paesi si vedono gru impegnate a innalzare un esercito di grattacieli: quello più alto del mondo non basta più. Dopo il grande successo di Art Dubai (dal suo debutto del 2007 il numero delle gallerie d'arte è salito da 7 a 50, più di quelle dell'intero GCC, il Consiglio di cooperazione degli Stati arabi del Golfo), che nel 2012 con la sesta edizione si è consolidata divenendo uno degli appuntamenti di rilievo dell'arte contemporanea nel mondo arabo, ora è la volta del design. È evidente che le potenzialità sono grandi. Il mercato dell'architettura d'interni e dell'arredamento del GCC ha totalizzato nel 2011 un fatturato di 8,6 miliardi di dollari statunitensi, a fronte dei 5,1 miliardi di due anni fa. Il valore del giro d'affari arabo del 2011 parla chiaro: la spesa annua degli Emirati per la sola Dubai ammonta a 1,32 miliardi di dirham, mentre gli arabi emigrati ne spendono 740 milioni e gli emigrati in Europa 465 milioni. Il nuovo salone di Dubai battezzato Design Days Dubai (18-21 marzo 2012), diretto dal francese Cyril Zammit, è la prima fiera del Medio Oriente e dell'Asia meridionale dedicata al design a tiratura limitata e si presenta come una manifestazione d'avanguardia in grado di ospitare interventi didattici dei più importanti designer del mondo, mostre e dibattiti. "Grazie alla straordinaria presenza di gallerie di tutto il mondo e al suo programma formativo crediamo che Design Days Dubai si affermerà presto come un'occasione di conoscenza del design storico e contemporaneo nella regione e nel mondo, rispondendo alla crescente richiesta di investimenti nell'arte e nel design. La combinazione di questi fattori costituisce un punto di partenza straordinariamente interessante." 
 Dal 18 al 21 marzo, in un'apposita sede del centro cittadino di Dubai e nel quadro di Art Week 2012, a due passi dal maestoso Burj Khalifa, le venti gallerie più importanti del mondo presenteranno per la prima volta al pubblico arabo, e non solo arabo, gli sviluppi più interessanti della produzione contemporanea a tiratura limitata. La collocazione nel centro di Dubai è di per sé un'affermazione programmatica: in un contesto dal progetto senza paragoni, attentamente allestito per ospitare i pezzi più sensibili, all'ombra del "grande grattacielo della città", tra accattivanti mete di shopping e ristoranti di lusso. Se Dubai è l'indiscussa capitale creativa della regione, questa zona viene considerata il massimo centro di stile contemporaneo e d'affari della città. 


L'ambizioso obiettivo di Design Days Dubai è la realizzazione di una manifestazione di riferimento per i collezionisti di design di tutta la regione, cioè di Qatar, Arabia Saudita, Libano, Kuwait, ma anche l'istituzione a livello internazionale di un polo che promuova la fusione del design locale con quello straniero. Le gallerie sono tenute a rispettare i livelli di qualità più alti e a curare i loro stand come in un museo. "L'offerta culturale degli Emirati Arabi Uniti è ampia: musei a Sharjah, gallerie d'arte a Dubai e mostre di livello mondiale ad Abu Dhabi. A Dubai le gallerie principali hanno sede al DIFC Gate Village o ad Al Quoz. Oggi raggiungono livelli internazionali e alcune di esse partecipano a fiere di primo piano come Art Basel", dichiara Cyril Zammit.
Dubai è, geograficamente e concettualmente, nella posizione ideale per diventare il centro del design del Medio Oriente e dell'Asia meridionale: la grande crescita di varie infrastrutture regionali costituisce una forte attrattiva per il mercato del design. "Vogliamo essere la manifestazione che porta a Dubai il meglio del design internazionale. Essendo Dubai un forte catalizzatore regionale, siamo convinti che la nostra iniziativa di quest'anno ne farà nascere molte altre, e non vediamo l'ora che succeda", dichiara Zammit.

L'attenzione non va solo al mercato ma anche alla costituzione di una solida base formativa che organizzi laboratori e conferenze nel corso della fiera e nel resto dell'anno, per creare una generazione di futuri collezionisti di design. Inoltre la manifestazione intende allestire una decina di mostre personali con performance interattive dal vivo e un mostra principale a cura di note istituzioni internazionali. Per l'edizione inaugurale, spiega Zammit, "siamo lieti di avere il patrocinio e il sostegno di alcuni dei nomi di punta di tutto il mondo, come i designer brasiliani Humberto e Fernando Campana, il pluripremiato imprenditore del design degli Emirati Rami Farook, la star del design libanese Nada Debs, l'esperta di formazione Li Edelkoort e il presidente del Vitra Museum Alexander von Vegesack".
 Art Dubai e Design Days si sovrapporranno per due giorni, dando ai visitatori il tempo di conoscere entrambe le fiere, e saranno oggetto di una comunicazione comune con il nome di Art Week, per completarsi a vicenda attirando collezionisti internazionali negli Emirati e coinvolgendo la comunità della cultura locale. Abbiamo chiesto al direttore se negli Emirati Arabi Uniti il design sia già considerato una categoria merceologica pregiata: "Il design è parte essenziale del nuovo stile di vita che si è affermato nella regione. Ora che il mercato d'arte è giunto a un buon punto di maturità il design è il complemento naturale di questa scenario culturale". Maria Cristina Didero

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